giovedì 5 maggio 2011

Viaggi e Miraggi

Quale titolo dare a questo mio nuovo post? Me lo son chiesto più e più volte tornando indietro con i ricordi al bellissimo viaggio di una settimana in terra irlandese (dal caro amico Giuseppe), e alle inaspettatamente sorprendenti vacanze pasquali nella mia Salerno tra mangiate sfiancanti ed escursioni in montagna davvero indimenticabili. Alla fine ho deciso di intitolare questo post Viaggi e Miraggi, dal titolo di una canzone di Francesco De Gregori, anche con un occhio al futuro che mi aspetta nei prossimi mesi, tra esami, stage, e si spera – appunto - tanti altri viaggi e miraggi in terra straniera. All’inizio avevo pensato ad un altro titolo: Forever Young around the World. Perché? Perché ogniqualvolta supero i confini italiani mi sento più libero e fiducioso, a tratti anche più giovane. Così mi sono sentito durante una intensa settimana pre-pasquale nel sud dell’Irlanda, per la precisione a Cork dove il mio amico Giuseppe sta lavorando alla Amazon.
A Cork, una città non particolarmente affascinante, ho conosciuto ragazzi e ragazze da tutto il mondo: Francia, Spagna, Irlanda, Polonia, Norvegia, Australia e anche Italia. Con alcuni italiani, amici di Giuseppe, ho legato molto sentendomi da subito parte di un gruppo umile e coraggioso. Coraggioso per aver abbandonato una Italia troppo spesso avara nei loro confronti, una Italia che li ha costretti a fuggire altrove per un lavoro e uno stipendio dignitosi. Ho avuto modo durante questa settimana di rispolverare il mio inglese, di esprimere con una lingua che non è la mia, ma che sento sempre più come la mia, riflessioni e stati d’animo di un 26enne un po' stanco di vivere in Italia. Forse sarà solo un mio problema e non solo della mia amata, odiata Italietta bella ma inutile. Forse sarà il mio continuo recriminare contro un destino che non ha voluto farmi realizzare qualche anno fa il sogno di un Erasmus in terra danese. Sta di fatto che in Irlanda mi sono sentito di nuovo, e per pochi giorni, davvero libero e felice, forse anche troppo. A volte penso che questi viaggi mi facciano più male che bene, facendomi tornare in Italia ogni volta con un bagaglio di ricordi ed esperienze così intensi da non poter essere ripetuti a Milano, dove sto concludendo l’ultimo passo della mia lunga e stanca carriera universitaria. In Irlanda ho riso, ho pianto, ho ballato, ho mangiato, ho bevuto, ho viaggiato da Cork fino all’estremo occidentale dell’Irlanda.
A Galway e alle Cliffs of Moher, ho respirato un’aria di libertà come poche volte mi è capitato di respirare nel corso della mia vita. Un’aria che subito mi è sembrata mancare sulla strada di casa, mentre mi accingevo a malincuore a lasciare Cork durante un party multiculturale a base di hamburger, birra e salsiccia per andare a prendere un aereo per l’Italia, direzione Milano. Sono ripartito con le lacrime agli occhi nella consapevolezza di lasciare in Irlanda quel pezzo di vita Erasmus vissuto così in fretta e intensamente, e nella speranza che questa neverending week in terra irlandese non possa mai sbiadire dal cassetto dei miei ricordi del cuore. Di ritorno in Italia, a Milano, son subito (fortunatamente) tornato a Salerno per Pasqua. E mai avrei immaginato che lì mi stavano aspettando due giorni emozionanti come quelli trascorsi insieme a dei cari amici di vecchia data, prima in Costiera Amalfitana e poi sul Terminio.
A riguardare le splendide foto scattate sul Sentiero degli Dei, che da Bomerano porta a Nocelle fino a Positano, e sulla cima del Terminio (1.800 metri scalati non così facilmente vista la tanta e inaspettata neve incontrata per strada), capisco di essere un ragazzo molto fortunato. Per avere un gruppo di amici davvero speciale e mai scontato, per vivere accanto ad una natura invidiata in tutto il mondo a pochi passi da casa mia, e per aver realizzato a 26 anni tanti di quei sogni che 50 anni fa i nostri genitori potevano soltanto immaginare. Uno dei miei migliori amici ha scritto: “Noi siamo ragazzi fortunati e consapevoli, se anche dovessimo morire a 50 anni, di esserci goduti la vita e la libertà, e di aver fatto della felicità e dei sogni la nostra bandiera”. Ben detto, blood brother: ci vediamo a Oslo, nella nostra promised land norvegese, per un altro weekend da leoni in terra straniera col cuore sempre e comunque italiano.

2 commenti:

joetriglia ha detto...

maquantoseibbello

Consuntivo ha detto...

Che dire di questo “viaggi e miraggi”??!!

Un titolo davvero azzeccato come la bellissima song di De Gregori,ma tra tanti miraggi, non bisogna mai smettere di sognare e vedrai che la giusta rotta ulissiana prima o poi si troverà.

Spettacolare l’immagine iniziale con una nave da salpare e il Massa provetto marinaio-giornalista (proprio come Twain) a scrutare l’orizzonte.
L’introduzione che cerca di spiegare il titolo e i propri sentimenti di libertà sono da lodare.
Io che vivo l’”ebbrezza” di dimorare a Cork, concordo in pieno con la frase “Cork, una città non particolarmente affascinante” ma parimenti con lo spirito friendly presente tra gli stranieri di questa città e la frase “ho legato molto sentendomi da subito parte di un gruppo umile e coraggioso” rende ampio merito, in quanto il Massa ancora oggi è oggetto di domande da parte del gruppo stesso.Ben venga allora che il neo- premiato TOEFL fornisca prove di inglese per il mondo, anche per Cork, per strada, alle feste di turno e anche con presunti tenori.
26 enne stanco dell’Italia?? E ci credo, la gente ne ha pieni i coglioni dei propri governi, qualsiasi siano..vuole la libertà, l’integrazione sociale e solo le lingue e il vivere fuori e guadagnare veri stipendi (solo per chi conosce le lingue o ha fame di imparare mestieri) sicuramente sono sentimenti comuni a molti. Non siamo pazzi, anche perché tutti quell’estero rappresentano in pieno i propri stati e con orgoglio, nonostante qualche piccolo rancore ..e quella parola di sette lettere, chiamata Erasmus, vale tanto di rancore…ma io sto avendo le mie soddisfazioni da NON UNIVERSITARIO con fortuna, caparbietà e tanta spregiudicatezza.
“A volte penso che questi viaggi mi facciano più male che bene”..dici…è vero..penso a come mi sentii al rientro da Stoccolma o anche da Valladolid, quando mi divertii tantissimo ma non vedevo affatto la fine del tunnel laurea, che arrivò meravigliosamente 40 giorni dopo…la mia speranza per te è che all’improvviso avvenga lo stesso…o un grande lavoro a Milano (chissà se Mediaset) o la fuga estera a patentino ottenuto e università e co. (che ci hanno reso schiavi) finiti!!!
Bellissime giornate a Cork..tanti programmi e poi mai nessuno rispettato..con la sorpresa all’ordine del giorno, le spaghettate alle 3 di mattine, yogurt alle 6, dormite per poche ore o anche un grande Twist and shout :) E’ stata proprio una neverending week, come mai ce ne saranno così a Cork, tra amici. Io ne ho vissuta una simile ma solo perché la mia ragazza (tra virgolette) avrebbe lasciato similmente il paese e quindi in 7 giorni abbiamo passato con lei e la sua comitiva tante belle serate consecutive. Voglio però ricordare che ad Oslo ho fatto la vacanza piùà bella della mia vita e proprio con gli amici.
Ma ricorda Massa..tutto è sempre aperto..lo dimostra che Salerno, una città in cui comunque si sta stretti, permette a te di trascorrere una Pasqua “de puta madre”: Sentiero degli Dei e Terminio con una comitiva famelica di avventure, anche tra le nevi e i ghiacci ;) …che squadra e che emozionI!!

Please go on workin’ on that dream..keep it up!!
PS: le ultime 6 righe, mix tra parole tue e mie, sono stupende
Voto al Consuntivo di Massa: 9,5 con bellissime foto..e solo un po’ di pessimismo (sarà per la squalliduccia Milano) che traspare e non deve…forza!


Insomma alla fine di un viaggio
c'è sempre un viaggio da ricominciare….e il prossimo è un TRENO..e che TRENo..a te scegliere il nome :)
saluti dalla REDAZIONE DEL CONSUNTIVO