Leggo su Mediablog di Marco Pratellesi di una nuova tendenza in voga su YouTube.
“Un tempo, i genitori convinti di avere a che fare con un bebè prodigio” scrive il giornalista del Corriere della Sera “sognavano di mandarlo in conservatorio o in una prestigiosa università affinché potesse sviluppare le proprie doti intellettive. Oggi, preferiscono metterlo su YouTube, ritenuta evidentemente la strada più rapida e più economica per il successo”.
Non si tratta di informazione vera e propria, ma in un certo senso di "informazione pubblicitaria" possiamo parlare.
E se il bambino francese del video diventasse in futuro una grande star del rock, grazie anche a questa forma di pubblicità local/global?
venerdì 26 ottobre 2007
Baby rocker: da local a global?
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