venerdì 29 agosto 2008

Cronache di un'estate #2

Apro una parentesi. Come mai scelsi la Roskilde University in Danimarca? Semplice. Perché lì le lezioni vengono tenute in lingua inglese, almeno per i corsi che avevo intenzione di seguire, e quindi sarebbe stata un’ottima occasione per migliorare e acquistare maggior sicurezza con la lingua franca del mondo globalizzato. Una scelta sensata, no? D’altra parte sarebbe stato anche più facile per me seguire i corsi in inglese (una lingua da me già conosciuta) che non in francese o tedesco, qualora avessi scelto come destinazione la Francia o la Germania. Così era tutto pronto per la partenza (o quasi), visto che ancora dovevo ricevere la conferma dalla Danimarca dell’accettazione del mio piano di studio. Al massimo avrei potuto ricevere da Roskilde (almeno così pensavo) la comunicazione che non tutti i corsi da me scelti era possibile frequentarli durante il primo semestre, e così avrei dovuto modificare in parte il mio “learning agreement”. E invece cosa successe? Stento ancora a crederci se ci ripenso. Alla fine di giugno, mentre aprivo la mia casella di posta elettronica per controllare i nuovi messaggi in arrivo, e magari trovare finalmente la lettera di accettazione dalla Roskilde University, con mia grande sorpresa trovai un’email che non avrei mai voluto leggere. Un’email con allegata la “letter of rejection” dell’università danese, nella quale giustificavano la loro decisione di respingere la mia candidatura Erasmus con queste parole: “Dear Paolo Massa, Roskilde University has received your application to be an exchange student at Roskilde University for the Autumn 2008. This year we have received an unexpected large number of applications for a study places, and we regret to inform you that your application has not been accepted at our institution. All the best, International Office”. Con una lettera prestampata, insomma, dove avevano aggiunto solo il mio nome e cognome, informarono direttamente (e solo) me dell’avvenuta “rejection” senza degnarsi nemmeno di comunicarlo all’ufficio relazioni internazionali della mia università. Se non avessi infatti inoltrato l’email ai responsabili Erasmus della Lumsa, loro non avrebbero saputo niente circa la mia situazione. Ma vi pare possibile alla luce anche di un accordo di cooperazione europea tra due istituzioni universitarie nell’ambito di un programma di scambio accademico? Ma la cosa che mi fece rimanere davvero basito è che questa comunicazione mi giunse alla fine di giugno, per la precisione il 23 giugno (mentre la “letter of rejection” era incredibilmente datata 23 luglio, un mese dopo), quando non avrei potuto più fare domanda per nessuna altra destinazione europea. Considerando tra l’altro che tutta la documentazione era stata inviata entro la data di scadenza – la fine di maggio - prevista dall’università danese (salvo errori della mia università che mi sono stati taciuti, ma non voglio pensar male), la delusione è ancor più cocente.
TO BE CONTINUED...

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