Qualche giorno dopo mi recai a Roma per chiedere spiegazioni in merito a questa spiacevolissima situazione che in un batter d’occhio aveva scombussolato i miei progetti futuri. E che cosa ebbe il coraggio di dirmi la responsabile dell’ufficio relazioni internazionali della Lumsa per giustificare (a suo modo) la mia esclusione? Ebbe il coraggio di dirmi che dall’università danese avevano deciso di escludermi perché avevano giudicato insufficiente il mio livello di inglese. E lo sapete da cosa l’avrebbero giudicato? Dalle svariate email che opportunamente avevo inviato a Roskilde per chiedere informazioni circa i corsi da poter seguire durante il primo semestre. Ma vi pare professionalmente possibile giudicare un qualsivoglia candidato per un’esperienza Erasmus, o anche per un impiego, dalle email che scrive e dagli eventuali errori grammaticali fatti, tenendo presente che chiunque potrebbe aver scritto quelle email. Unbelievable. Capirete bene che mi sono sentito “trombato” non soltanto dall’università danese ma anche dalla mia alla luce di questa stupida e inconsistente giustificazione, e anche dal momento che hanno atteso che mi recassi personalmente a Roma per chiedere spiegazioni alla Roskilde University. Per chiedere una giustificazione migliore di quella secondo la quale a causa dell’inaspettato numero di richieste proprio la mia era stata respinta, e per chiedere perché la “letter of rejection” fosse arrivata solo a me e non a loro. Ritornato a Salerno, dopo aver concluso la sessione di esami estiva, dall’ufficio relazioni internazionali mi avevano promesso di farmi sapere l’eventuale risposta di Roskilde alla loro richiesta di spiegazioni (se davvero l’hanno fatta) in merito alla mia situazione. Niente di niente, in una fitta nebbia di mistero contro la quale si è infranto il mio sogno di vivere e studiare per sei mesi in un paese straniero, un’esperienza che mi avrebbe fatto imparare tante cose diverse che qui in Italia non so se mai le apprenderò.
TO BE CONTINUED...
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