Si riparte ancora. Questa volta in direzione Olanda, ad Amsterdam. Non ci sono mai stato, e dal 29 luglio fino al prossimo 14 agosto avrò modo di girarla in lungo e in largo, magari con qualche altra escursione fuori porta in terra olandese. Tutto è stato organizzato all'ultimo momento, anche se in verità non c'è voluta una grande preparazione visto che l'alloggio ce l'hanno procurato (tra l'altro gratis) degli amici di Mario, il mio amico con il quale partiremo da Napoli. Una sorpresa estiva inaspettata, insomma. Durante queste due settimane avrò modo così di rilassarmi quanto basta, e di godermi la mia vacanza-tipo: all'estero per fuggire, almeno per un po', dall'aria asfissiante di questa Italietta tutta bellezza e poca sostanza. Ma a cosa serve, in fondo in fondo, la bellezza senza la sostanza, senza un'anima capace di ispirare un popolo, di fargli credere che, prima o poi, qualcosa cambierà?
E' da un po', ormai, che non scrivo su questo blog di sogni e di speranze, negli ultimi tempi talmente preso dalla scrittura della mia tesi sulla camorra, e dagli ultimi esami (li ho finiti finalmente) della laurea specialistica in editoria e giornalismo. Ora sono (quasi) libero. Quasi perché sto già pensando ai prossimi progetti accademici (e lavorativi, si spera). Difatti a settembre tenterò l'ammissione alle scuole di giornalismo di Milano - alla Statale, alla Cattolica e alla Iulm - nella speranza di potercela fare almeno in una delle tre. Staremo a vedere: la selezione è dura, ma so di avere le mie buone possibilità. Qualora non dovessi farcela, al momento non saprei proprio cosa fare. L'unica certezza è che discuterò la tesi su Criminalità organizzata e cronaca: il caso camorra e la legislazione penale in ottobre.
Ora come ora mi sembra quasi di vivere in un limbo spazio-temporale, senza sapere cosa ne sarà della mia vita nei prossimi mesi. Il sogno di fare un'esperienza di studio o lavorativa all'estero è purtroppo sfumato nuovamente. Dopo aver presentato infatti la candidatura per i tirocini Schumann organizzati dal Parlamento europeo e per quelli del Ministero degli Esteri in collaborazione con la Crui, non sono stato prescelto per nessuno dei due. Quindi ora mi rimane da giocare solo la carta della scuola di giornalismo, dopo di che sarà l'imprevedibilità del caso a decidere (in parte) del mio futuro. In parte perché so che dipenderà comunque (e sempre) da me, dalla mia volontà di cambiare davvero le cose, la possibilità di realizzare i sogni di una vita. Ci riuscirò?
Per ora so di aver realizzato comunque alcuni di questi miei sogni. Domenica 19 luglio, allo stadio Olimpico di Roma, ho assistito con mio fratello e altri simpatici amici all'ennesimo (il quarto per me) ed emozionante concerto di Bruce Springsteen & E The Street Band. Una serata indimenticabile all'insegna del rock duro e puro, per la bellezza di tre ore di musica senza prendere un attimo fiato. Simply the best. Nei mesi scorsi, invece, tanto per tornare un po' indietro nel tempo, ho fatto una bella esperienza, nella redazione cultura dell'emittente televisiva Sat 2000, come stagista nei programmi di letteratura, musica e cinema, dove ho avuto il piacere di accogliere in studio anche Pupi Avati e Marco Bellocchio. A febbraio ho poi concluso i miei tre mesi di tirocinio a Leggo, per il quale ho scritto diversi articoli di cronaca e attualità. Indubbiamente una buona palestra, soprattutto per me che non avevo mai lavorato prima in una vera redazione.
Questo è quanto, dunque, nella consapevolezza che la strada da percorrere è ancora lunga, per non dire tortuosa. Ma poco importa, vorrà dire che ci rimboccheremo le maniche, terremo duro e correremo a più non posso in una sola, inequivocabile direzione:
E' da un po', ormai, che non scrivo su questo blog di sogni e di speranze, negli ultimi tempi talmente preso dalla scrittura della mia tesi sulla camorra, e dagli ultimi esami (li ho finiti finalmente) della laurea specialistica in editoria e giornalismo. Ora sono (quasi) libero. Quasi perché sto già pensando ai prossimi progetti accademici (e lavorativi, si spera). Difatti a settembre tenterò l'ammissione alle scuole di giornalismo di Milano - alla Statale, alla Cattolica e alla Iulm - nella speranza di potercela fare almeno in una delle tre. Staremo a vedere: la selezione è dura, ma so di avere le mie buone possibilità. Qualora non dovessi farcela, al momento non saprei proprio cosa fare. L'unica certezza è che discuterò la tesi su Criminalità organizzata e cronaca: il caso camorra e la legislazione penale in ottobre.
Ora come ora mi sembra quasi di vivere in un limbo spazio-temporale, senza sapere cosa ne sarà della mia vita nei prossimi mesi. Il sogno di fare un'esperienza di studio o lavorativa all'estero è purtroppo sfumato nuovamente. Dopo aver presentato infatti la candidatura per i tirocini Schumann organizzati dal Parlamento europeo e per quelli del Ministero degli Esteri in collaborazione con la Crui, non sono stato prescelto per nessuno dei due. Quindi ora mi rimane da giocare solo la carta della scuola di giornalismo, dopo di che sarà l'imprevedibilità del caso a decidere (in parte) del mio futuro. In parte perché so che dipenderà comunque (e sempre) da me, dalla mia volontà di cambiare davvero le cose, la possibilità di realizzare i sogni di una vita. Ci riuscirò?
Per ora so di aver realizzato comunque alcuni di questi miei sogni. Domenica 19 luglio, allo stadio Olimpico di Roma, ho assistito con mio fratello e altri simpatici amici all'ennesimo (il quarto per me) ed emozionante concerto di Bruce Springsteen & E The Street Band. Una serata indimenticabile all'insegna del rock duro e puro, per la bellezza di tre ore di musica senza prendere un attimo fiato. Simply the best. Nei mesi scorsi, invece, tanto per tornare un po' indietro nel tempo, ho fatto una bella esperienza, nella redazione cultura dell'emittente televisiva Sat 2000, come stagista nei programmi di letteratura, musica e cinema, dove ho avuto il piacere di accogliere in studio anche Pupi Avati e Marco Bellocchio. A febbraio ho poi concluso i miei tre mesi di tirocinio a Leggo, per il quale ho scritto diversi articoli di cronaca e attualità. Indubbiamente una buona palestra, soprattutto per me che non avevo mai lavorato prima in una vera redazione.
Questo è quanto, dunque, nella consapevolezza che la strada da percorrere è ancora lunga, per non dire tortuosa. Ma poco importa, vorrà dire che ci rimboccheremo le maniche, terremo duro e correremo a più non posso in una sola, inequivocabile direzione:
Land of Hope and Dreams