Ce l'avevo da parecchio tempo sul computer, questo film dal titolo emblematico (The Bridge), in riferimento al monumentale Golden Gate di San Francisco. Palcoscenico di numerosi suicidi di persone che, con un salto dal ponte immortalato da Hitchcock in La donna che visse due volte, hanno deciso di lasciarsi (per sempre) alle spalle tutti i problemi di una vita senza qualità. Finalmente l'ho visto, e ne sono rimasto piacevolmente sorpreso, in particolare dalla sensibilità con la quale il regista Eric Steel ha prima filmato i jumpers suicidi, e poi ha intervistato parenti e amici alla ricerca di un qualche senso da dare al loro mortale salto nel vuoto. Ebbene sì, io ci ho trovato grande sensibilità, da parte del regista, almeno nel tentativo di ridare l'umanità perduta a quei corpi in volo verso la morte, che magari per una volta - per un'ultima, maledettissima volta - hanno voluto liberare la propria coscienza dal peso insopprimibile
di dover restare con i piedi per terra.
di dover restare con i piedi per terra.
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