martedì 24 febbraio 2009

Italians - Il giro del mondo in 80 pizze

Viaggiare per capire, capire per raccontare. Parola di Beppe Severgnini, autore del libro Italians - Il giro del mondo in 80 pizze, pubblicato da Rizzoli in occasione dei dieci anni di vita dell'omonimo forum apparso per la prima volta su Internet giovedì 3 dicembre 1998. Qual è la formula vincente?. "In ogni angolo del mondo", scrive orgoglioso Severgnini, "gli Italians mi aspettano, mi guidano, mi consigliano e mi riprendono". Così il "vedere per provare a capire" e il "capire per cercare di raccontare" diventano, per il giornalista giramondo del Corriere della Sera, più facili ma anche più stimolanti.

"Ogni giorno ci ritroviamo in rete, sarà bello incontrarsi di persona": tanto "le email possono ingannare, le facce no". Il tutto, come da tradizione ormai consolidata dal lontano 18 ottobre 1999 a Londra, davanti a una bella pizza. Semplice, economica e gustosa. E per meglio "mettere facce di fianco ai nomi, immagini sopra le date, fatti davanti alle polemiche", il viaggio diventa il mezzo indispensabile per poter condividere, non più solo attraverso la mediazione virtuale di un forum sul web, le proprie esperienze di Italians in fuga da un'Italia che spesso sembra dimenticarsi dei suoi "nomadi" migliori. Ecco, dunque, gli ingredienti principali per riuscire a raccontare al meglio le storie di coloro che hanno deciso di varcare i confini nazionali: pizza, esperienze personali e la presenza gradita di un amico giornalista pronto a scriverne.

Ma cosa fanno questi Italians in giro per il mondo grazie al forum? "Scrivono, raccontano, spiegano, domandano, discutono, protestano (parecchio). Ma, soprattutto, confrontano", dice nel libro Beppe Severgnini, aggiungendo anche che "amano misurarsi col mondo, per imparare e migliorare; quello che troppi italiani in Italia non vogliono più fare, per pigrizia o per paura". E perché partono? Soprattutto per ostinazione. Scrive Severgnini: "Non è facile imparare l'inglese, la lingua del mondo (il cinese, ancora meno); e non è semplice chiudere una Samsonite, una mattina all'alba, e lasciarsi l'Italia alle spalle per qualche mese o qualche anno. Ma chi ha trovato quel coraggio, quasi sempre, è stato premiato". Di rimpianti ce ne saranno tanti, è vero: per esempio "l'intuizione, la capacità d'improvvisazione, l'imprevedibilità" made in Italy, suggerisce Severgnini, ma a lungo andare "nella vita quotidiana tutto questo diventa stancante". Soprattutto quando non va di pari passo con la tanto celebrata (a parole) meritocrazia.

Ma alla fine dei conti chi ha davvero voglia di mettersi in gioco? Di certo gli Italians che hanno mollato gli ormeggi per altri lidi, in Europa e nel mondo, stanchi di un paese troppo intento a guardarsi indietro. "Le nazioni che procedono con gli occhi nel retrovisore", ammonisce Severgnini, "non vanno da nessuna parte. Oppure sbattono, che è peggio". Forse l'Italia non ha ancora fatto il botto, ma quanto tempo ci vorrà prima di farlo? Nel frattempo, la lettura di questo frizzante libro aiuterà a farsi una piccola idea della pasta di cui è fatta l'"Italia reale, quella di cui i politici parlano tanto, forse perché la frequentano poco". Quell'Italia patria di italiani che nonostante il rimpianto, la rabbia e il rammarico, non smettono di viaggiare per capire e raccontare il posto in cui vivono. Da autentici cittadini del mondo.

Titolo: Italians - Il giro del mondo in 80 pizze
Autore: Beppe Severgnini
Editore: Rizzoli
Anno: 2008

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