mercoledì 26 gennaio 2011

La febbre degli Oscar

Che il toto-Oscar abbia inizio. Manca giusto un mese alla serata di gala del 27 febbraio al Kodak Theatre di Hollywood, ma con l'annuncio (ancora caldo) delle nomination si comincia già a scommettere sui possibili vincitori e sconfitti di questa attesa 83esima edizione.

Partiamo con la conta dei più nominati. È battaglia aperta tra Il discorso del re (con 12 nomination) e Il Grinta (fermo a 10). Tom Hooper contro i fratelli Joel e Ethan Coen, Europa (o meglio Gran Bretagna) contro Stati Uniti, due pellicole già osannate dalla critica d'oltreoceano che in Italia usciranno tra fine gennaio e inizio febbraio: da una parte la storia del Re inglese Giorgio VI con gravi problemi di balbuzie, interpretato da un Colin Firth in odore di Oscar come migliore attore protagonista, e dall'altra il remake in perfetto stile Coen del film Il Grinta (anno 1969) che valse l'unico Oscar al grande John Wayne.

Chi vincerà la statuetta per il miglior film? A dire il vero la contesa sarà ben più dura, visto che tra gli altri nominati ci sono pellicole come il pluripremiato ai Golden Globe The Social Network diretto da David Fincher e sceneggiato da Aaron Sorkin, il mastodontico (per incassi e costi di produzione) Inception di Christopher Nolan, il misterioso Black Swan (in Italia Il cigno nero) con una conturbante Natalie Portman, il divertente Toy Story 3 (terza volta nella storia di un cartone animato candidato a miglior film dopo La Bella e la Bestia e Up), The Fighter con Mark Whalberg e Christian Bale (candidato come miglior attore non protagonista nei panni di un tormentato allenatore di boxe), il frenetico e ben girato 127 ore di Danny Boyle (escluso però dalla lista dei migliori registi), I ragazzi stanno bene con la coppia di attrici Annette Bening e Julianne Moore (la prima in corsa come miglior attrice protagonista a discapito della seconda), e infine il vincitore dello scorso Sundance Film Festival, Winter's Bone, che magari potrebbe fare la parte del leone come The Hurt Locker nel 2010.

Chi succederà invece a Kathryn Bigelow per la miglior regia? Molti scommettono su David Fincher per The Social Network o su Tom Hooper per Il discorso del re, ma a gareggiare ci sono di nuovo i prolifici fratelli Coen con la loro rivisitazione di Il Grinta, Darren Aronofsky per Il cigno nero e David O. Russell per The Fighter.

A presentare la cerimonia saranno i giovani (e debuttanti) Anne Hathaway e James Franco: quest'ultimo potrebbe anche salire sul palco come miglior attore protagonista per la candidatura nel film 127 ore, ma dovrà vedersela con altri (e ben più favoriti) nominati come Colin Firth per Il discorso del re, Jeff Bridges per Il Grinta, Xavier Bardem per il film messicano Biutiful e Jesse Eisenberg nei panni della Person of the Year 2010 secondo la rivista Time, ossia Mark Zuckerberg protagonista di The Social Network. Peccato che l'Academy si sia completamente dimenticata dell'istrionico Paul Giamatti/Barney Panofsky protagonista nel simpatico La versione di Barney.

Capitolo attrici: tra le migliori protagoniste abbiamo, oltre ad Annette Bening, Nicole Kidman per Rabbit Hole, la futura mamma Natalie Portman per Il cigno nero, l'ex compagna del compianto Heath Ledger, Michelle Williams, per il film Blue Valentine e Jennifer Lawrence per Winter's Bone. Tra le migliori non protagoniste, invece, da evidenziare la superba Jacki Weaver per Animal Kingdom, seguita da Amy Adams e Melissa Leo per The Fighter, Helena Bonham Carter per Il discorso del re e la giovanissima e sorprendente Hailee Steinfeld per Il Grinta. Come migliore attore non protagonista è molto favorito Christian Bale per The Fighter, ma anche Jeremy Renner per The Town diretto da Ben Affleck (uno dei grandi esclusi dalle nomination) e Geoffrey Rush per Il discorso del re. A seguire John Hawkes per Winter's Bone e Mark Ruffalo per I ragazzi stanno bene.

Tra tutte le categorie, i due superfavoriti restano Aaron Sorkin per la migliore sceneggiatura non originale di The Social Network e l'ennesimo capolavoro della Pixar Toy Story 3 per la sezione miglior cartone animato. Gara apertissima, invece, per i candidati a miglior film straniero: in odore di Oscar il danese In un mondo migliore e il canadese La donna che canta (Incendies), ma con buone possibilità anche Biutiful del messicano Inarritu. La statuetta per il miglior documentario potrebbe andare invece a Inside Job (sulle cause della crisi economica mondiale) oppure a Exit Through The Gift Shop sulle tracce del celebre writer inglese Banksy.

Intanto sul web comincia a diffondersi l'amarezza per la mancata (e ingiusta) esclusione di Christopher Nolan dalla cinquina dei migliori registi nonostante la candidatura a miglior film di Inception. Qualcuno già vocifera, scherzando, che Nolan non sia riuscito ad impiantare nella mente dei membri dell'Academy l'idea di autonominarsi come best director. Peccato: sarà per la prossima volta!

Nessun commento: