Pezzi di retroscena dal celebre discorso che Martin Luther King tenne il 28 agosto 1963 a Washington di fronte a 250.000 persone. I have a dream fu una invenzione estemporanea del reverendo dopo che la cantante gospel Mahalia Jackson gli suggerì ad alta voce: "Tell them about the dream, Martin!".
L'estremo è ricerca. Del limite da superare, della meta più lontana che un uomo può proporsi di raggiungere. E, una volta che l'ha raggiunta, l'estremo diventa un ulteriore limite, una meta ancor più lontana (Patrick De Gayardon)
Se una persona non ha più sogni, non ha più alcuna ragione di vivere. Sognare è necessario, anche se nel sogno va intravista la realtà. Per me è uno dei principi della vita (Ayrton Senna)
Un autore, quando è disinteressato e appassionato, è sempre una contestazione vivente. Appena apre bocca contesta qualcosa al conformismo, a ciò che è ufficiale, a ciò che è statale, a ciò che è nazionale, a ciò che insomma va bene per tutti. Quindi, non appena apre bocca, un artista è per forza impegnato, perché il suo aprire bocca è scandaloso sempre (Pier Paolo Pasolini)
Sicuramente ho paura della morte, non tanto della mia, quanto della morte che ci sta attorno, lo scarso attaccamento alla vita di molti nostri simili. Io ho paura di quello che non capisco, e questo proprio non mi riesce di capirlo (Fabrizio De Andrè)
La poesia va e viene quando vuole lei, non quando vogliamo noi. Un po' coma la vita, soprattutto come l'amore (Goffredo Parise)
Ai maestri della filosofia facile e del sociologismo da strapazzo, ricordiamo la realtà di un mestiere che resta individuale, duro, artigianale (Walter Tobagi)
Tutto il problema della vita è dunque questo: come rompere la propria solitudine, come comunicare con gli altri (Cesare Pavese)
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