sabato 24 luglio 2010

Il cielo quasi fra le mani


Quando un sogno diventa realtà, il passo successivo sembra spingerci verso un sogno ancora più grande. Il mio sogno è diventato realtà, lo sto vivendo mentre scrivo queste parole in un ostello dall’altra parte dell’oceano Atlantico. Il mio sogno ha un nome e cognome: New York. Ebbene sì, alla fine ce l’ho fatta, lo scorso giugno ho ricevuto la grande notizia, via mail, della mia selezione come stagista - dal 26 luglio al 15 ottobre - alla Rai Corporation di New York City. Ho deciso di partire il 21 luglio dall’Italia, con un volo British Airways da Roma Fiumicino, per sfruttare questi primi giorni in cerca di una stanza da affittare fino a metà ottobre, quando questa mia avventura newyorchese sarà terminata. Adesso che deve ancora cominciare non so bene cosa aspettarmi, anche se amici mi hanno più o meno spiegato cosa mi ritroverò a fare presso l’ufficio di corrispondenza cui sono stato assegnato: ora aspetto solo di sapere a quale corrispondente verrò affiancato. Vivere New York così da vicino sarà tutt’altra cosa rispetto alla mia ultima visita della scorsa Pasqua insieme a Nicola, Stefano e Giuseppe. Questa volta potrò toccare con mano cosa vuol dire fare giornalismo in una metropoli così entusiasmante, così caotica, così difficile come NYC. Ricordo quando qualche mese fa, trovandomi a passeggiare lungo i viali di Central Park, dicevo a Stefano quanto mi sarebbe piaciuto vivere per qualche mese in questa città, magari come stagista, per poter finalmente realizzare il sogno di una vita: andare all’estero per studiare o lavorare. Con l’Erasmus in terra danese sfumato nel nulla qualche anno fa, penso di essermi preso la giusta rivincita contro un destino che in quell’occasione mi voltò inspiegabilmente le spalle. Ora spetta a me non perdere le innumerevoli occasioni (di formazione, di svago e di vita) che mi si presenteranno a tonnellate durante i prossimi tre mesi a stelle e strisce. Stefano, Nicola e Joe Triglia mi hanno avvertito: niente sarà come prima dopo questa traversata oltreoceano. Basterà solo non dare le spalle alla vita, in attesa del prossimo grande sogno da realizzare ad occhi aperti. Proprio come sto facendo hic et nunc a New York City.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

aMICO dell'Hic et nunc..
Ti vogliamo carico in redazione.
Ti sei preso una fucking revenge :)
Altro che chiaccherone...
W la libertà e w i viaggi.
Now maybe I could reach you in Land of Hope and Dreams.
SalernoPresente

Paolo Massa ha detto...

I believe in you, Peppe!

mordecai ha detto...

in attesa di notizie succulente, seguiremo assiduamente il tuo blog...tienici sempre aggiornati!!

Paolo Massa ha detto...

what do you mean with "succulente"? ;-)