mercoledì 28 luglio 2010

Forever Young (in New York City)

Spesso in ostello si conoscono persone che non avremmo mai avuto l’occasione di incontrare. Ragazzi e ragazze da tutto il mondo con i quali scambiarsi impressioni sulle proprie vite, sui propri sogni, sui propri viaggi. Il viaggio diventa così un luogo dell’anima grazie al quale poter fare incontri che non si dimenticheranno facilmente. A me è capitato proprio qui a New York, durante i primi giorni trascorsi al Westside Pearl nell’Upper West Side. A volte basta uno sguardo per intendersi, un sorriso, un fugace scambio di parole per fare amicizia. Basta un messaggio sul cellulare per contattarsi, magari per uscire e vedersi ancora una volta. Possono passare anche dei giorni prima di rincontrarsi, poi tutto sembra filare liscio e le proprie strade come per magia si incrociano di nuovo. Una partita di baseball – Metz contro Cardinals allo Shea Stadium – diventa così una ottima occasione per far sì che queste strade si ricongiungano, anche solo per poche ore di una qualunque sera d’estate americana. Tra una risata e un silenzio, una foto e una chiacchiera, la magia a tratti svanisce per sbiadire inesorabilmente in un saluto che ha il sapore dolceamaro della giovinezza. Un sapore che non verrà dimenticato a cuor leggero.

3 commenti:

mordecai ha detto...

ma il sapore aveva un retrogusto francese?

joetriglia ha detto...

briscola con l'asso di bastoni

Paolo Massa ha detto...

mi capisci al volo, mordecai!