Sono proprio contento che gli elettori spagnoli abbiano riconfermato Zapatero alla guida politica della Spagna. Non perchè nutra un particolare astio verso i popolari di Rajoy, bensì per altre ragioni molto più pratiche, che riguardano il popolo innanzitutto. Quando nel 2004, dopo gli attentati terroristici di matrice islamica a Madrid, i socialisti riuscirono a vincere inaspettatamente le elezioni contro il popolare Aznar, capimmo da subito che la vittoria di Zapatero era dovuta più ai demeriti del premier uscente (Aznar, appunto) che a particolari virtù della compagine socialista. Ma ora, dopo 4 anni di governo, è bello rendersi conto che la popolazione spagnola - come avrebbe fatto qualsiasi altra, credo - ha deciso di rinnovare la fiducia al proprio premier per una semplice ragione: Zapatero ha mantenuto le promesse fatte in campagna elettorale. Via dall'Iraq. Aiuto ai giovani precari. Più spazio alle donne, soprattutto in politica. Matrimonio permesso anche agli omosessuali. Divorzi più veloci. Come dire: mantenere le promesse, in politica, paga sempre. L'avranno capito, una buona volta, anche i nostri Berlusconi e Veltroni? Staremo a vedere.
lunedì 10 marzo 2008
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1 commento:
Io mi chiedo perché gli Spagnoli non sono rimasti in Sardegna quando dovevano... :-)
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