"A due secoli di distanza, la camorra resta criminalità sociale. E, come per tutte le criminalità sociali, sta nell'integrazione economica, civile e culturale dei ceti sottoproletari la risposta ai problemi che pone all'insieme della comunità nazionale, napoletana e campana. Finora questa risposta non c'è stata, o non è stata abbastanza intensa e pervasiva da riassorbire i ceti da cui trae il suo alimento permanente".
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