Un tempo c'era un solo modo per leggere il New York Times: lo compravi, ti sedevi e lo leggevi dall'inizio alla fine. Se non lo leggevi tutto ti sentivi in colpa, e questo è uno dei motivi per cui molti preferivano non comprarlo. Io lo leggo ancora così, ogni mattina dalla prima all'ultima pagina. Ma oggi possiamo finire su Google, imbatterci in un articolo del Times, dargli un'occhiata e andare avanti. Oppure possiamo visitare il sito per controllare l'orario del cinema e leggere le recensioni. Se un temporale blocca la metropolitana possiamo leggere il blog e scoprire in tempo reale quale linea funziona, raccogliendo le notizie che le persone mandano via telefonino dalle stazioni della metropolitana. Sta nascendo un nuovo modo di leggere il giornale e io lo trovo entusiasmante. Ovviamente non ha più senso aspettarsi che la gente lo legga perchè si sente moralmente obbligata.
Ariel Kaminer, Internazionale n. 730
Nessun commento:
Posta un commento