Classe 1931, 77 anni suonati, ma Ermanno Olmi ha ancora una lucidità intellettuale tutta da invidiare. Ne è prova lampante l'ultimo, poetico, e a tratti forse un po' troppo filosofeggiante, film dal titolo CentoChiodi. Protagonista è il sorprendente Raz Degan, nei panni di un giovane e affascinante professore di filosofia della religione, che decide di ferire a morte i suoi amati libri, letti e studiati per una vita intera ma mai veramente umani come magari avrebbe voluto. La sua verità è tanto scandalosa quanto poco, pochissimo politicamente corretta: cosa pensereste, infatti, se vi dicessero che "Tutti i libri del mondo non valgono un caffè con un amico"? Un film dal passo lento e dal sapore antico, ma con una carica eversiva capace di proiettarci in uno spazio e in un tempo dove dobbiamo per forza di cose affrontare le domande che Olmi ci ha perentoriamente posto.
sabato 20 settembre 2008
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