mercoledì 24 settembre 2008

Redacted

Non mi capita spesso di guardare un film recente e dire dopo la visione: "Questo è un autentico capolavoro". Può capitare una volta all'anno, massimo due. Ora mi è capitato un'altra volta, e peccato che questa pellicola non l'abbia vista al cinema, ma sarebbe stato (quasi) impossibile. Sto parlando di Redacted diretto da Brian De Palma, presentato l'anno scorso al Festival del Cinema di Venezia, e mai - dico mai - uscito nelle sale italiane. Una vergogna. Il film parla di un gruppetto di soldati americani di stanza in Iraq, coinvolti (e la storia è realmente accaduta) nello stupro di una bambina irachena di soli 15 anni, uccisa poi insieme alla madre, il nonno e la sorellina. La storia viene narrata attraverso i filmini che i soldati hanno girato per le strade di Samarra, alternati con un documentario diretto da alcuni giornalisti per spiegare la vita delle truppe e dei civili iracheni intorno a un check-point dell'esercito, con i video di attentati ai danni dei marines caricati sul web dagli stessi terroristi, e altro materiale - come i tg iracheni locali - sempre opera della finzione filmica di De Palma. Il punto di vista è dunque sempre diverso, ma l'angolazione dalla quale lo spettatore - attraverso i filmati prodotti dagli stessi soldati - entra pian piano nella storia è davvero privilegiata ed inedita. Un film che lancia, come nessun altro film recente è riuscito a fare, un'ombra di puro orrore sulla sciagurata avventura americana in terra irachena. "La vera storia della guerra in Iraq è stata redatta dai media commerciali di massa: se siamo disposti a provocare questi disordini, allora dobbiamo anche affrontare le orrende immagini che conseguono da questi atti", ha dichiarato Brian De Palma. Siamo pronti a quelle immagini?

Nessun commento: