lunedì 8 settembre 2008

Cronache di un'estate #6

Cosa rimane dunque di questo mio viaggio estivo in quel di Londra? Un mucchio di emozioni contrastanti, che in futuro mi faranno ripensare a questo mio viaggio solitario in terra londinese come a un periodo costellato di momenti duri ma anche emozionanti e commoventi. Cosa resterà di Londra più impresso nella mia memoria? La bellezza mozzafiato degli innumerevoli parchi e spazi verdi della capitale britannica, i tanti musei dove poter trascorrere ore e ore senza accorgersene (su tutti, oltre alla National Gallery e al British Museum, il National Maritime Museum a Greenwich e l’Imperial War Museum), e la meravigliosamente accogliente Trafalgar Square dove tante volte, durante questi 20 giorni, mi sono rifugiato per assistere alle Olimpiadi di Pechino grazie ad un megaschermo proprio in mezzo alla piazza. E’ stato lì che ho visto in diretta il trionfo del giamaicano Bolt nei 100 metri ed è stato sempre lì, il giorno prima di tornare in Italia, che ho festeggiato insieme a tanti londinesi, e cittadini del mondo, il passaggio di consegne della bandiera olimpica da Pechino a Londra in attesa dei Giochi 2012 “made in London”. Unforgettable. Questa è dunque la cronaca della mia estate strana, inaspettata, a tratti dura ma comunque prodiga di esperienza sul campo, che mi è capitato di vivere dopo la ancora cocente delusione dell’Erasmus. E una volta tornato in Italia, ripensando spesso a una frase di George Eliot letta nell’Imperial War Museum – “In every parting there is an image of death” - una domanda continua a martellarmi la mente: cosa è morto dentro di me, e soprattutto cosa è nato di nuovo al mio agognato ritorno a casa? Spero qualcosa, in attesa del prossimo viaggio in terra straniera.
THE END

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