di Beppe Severgnini
Scrivere/parlare con efficacia è utile, affascinante e gratuito. In un mondo dove tutti sono sempre in cerca di costosi strumenti di seduzione sociale, il lessico - usato con intelligenza - costituisce una miniera d'oro. Non c'è bisogno di andare fino all'Accademia della Crusca (anche se vale la pena). Bastano un vocabolario, un taccuino, una matita appuntita e la televisione spenta.
di Albert Camus
Un cattivo scrittore è chi si esprime tenendo conto di un contesto interiore che il lettore non può conoscere. Per questa via l'autore mediocre è portato a dire tutto quello che gli piace. La grande regola sta invece nel dimenticarsi in parte, a favore di un'espressione comunicabile. Questo non può avvenire senza sacrifici.
di Arthur Schopenhauer
Coloro che combinano discorsi difficili, oscuri, confusi e ambigui sicuramente non sanno affatto ciò che vogliono dire, ma hanno soltanto un'oscura consapevolezza che ancora si sforza di trovare un pensiero. Spesso però essi vogliono celare a se stessi e agli altri che in realtà non hanno nulla da dire.
Scrivere/parlare con efficacia è utile, affascinante e gratuito. In un mondo dove tutti sono sempre in cerca di costosi strumenti di seduzione sociale, il lessico - usato con intelligenza - costituisce una miniera d'oro. Non c'è bisogno di andare fino all'Accademia della Crusca (anche se vale la pena). Bastano un vocabolario, un taccuino, una matita appuntita e la televisione spenta.
di Albert Camus
Un cattivo scrittore è chi si esprime tenendo conto di un contesto interiore che il lettore non può conoscere. Per questa via l'autore mediocre è portato a dire tutto quello che gli piace. La grande regola sta invece nel dimenticarsi in parte, a favore di un'espressione comunicabile. Questo non può avvenire senza sacrifici.
di Arthur Schopenhauer
Coloro che combinano discorsi difficili, oscuri, confusi e ambigui sicuramente non sanno affatto ciò che vogliono dire, ma hanno soltanto un'oscura consapevolezza che ancora si sforza di trovare un pensiero. Spesso però essi vogliono celare a se stessi e agli altri che in realtà non hanno nulla da dire.
6 commenti:
Concordo con Camus. Scrivere è sacrificio. Una volta c'era il callo dello scrittore. Ora, con i computer, i crampi del tunnel carpale. Però, dopo la fatica, c'è la liberazione. E' catartico. Estatico.
E vorrei aggiungere che tradurre il proprio pensiero in forma comprensibile significa tradire in parte quel pensiero. E, inoltre, lasciarlo alla libera interpretazione del lettore che lo fa suo e gli dà un significato tutto personale. Anche questo non è facile da accettare.
Non sono d'accordo: "tradurre il proprio pensiero in forma comprensibile" non vuol dire "tradire in parte quel pensiero". Anzi, significa nobilitarlo ancor di più, rendendolo accessibile a più persone possibile.
leggere l'intero blog, pretty good
La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu
imparato molto
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